Una casa senza barriere: da dove cominciare?

Costruire una casa senza barriere architettoniche può rappresentare una necessità quando in famiglia vive una persona con disabilità, ma anche in una fase della vita in cui, in prossimità della vecchiaia, diviene fondamentale adattare la propria abitazione.

Modifiche di vario genere che riguarderanno porte, mobili e spazi, la sostituzione delle scale con un ascensore o l’aggiunta di un montascale. La cucina, la sala, la camera da letto e il bagno dovranno avere porte scorrevoli facilmente apribili e gli arredi spigoli arrotondati e misure giuste da permettere il passaggio di una carrozzina.

Cosa sono le barriere architettoniche?

Le barriere architettoniche sono tutti quegli ostacoli che possiamo trovare in casa e che rendono più difficile il nostro spostamento da una stanza all’altra, come scalini, mobili troppo sporgenti, porte strette, scale, oggetti non raggiungibili perché posizionati troppo in alto.... Basti tenere conto che una carrozzina per disabili è larga circa 60 cm e, se la casa è datata, le dimensioni delle porte potrebbero non essere sufficientemente larghe (almeno 80 cm) da permetterne il passaggio.
Anche le scale sono un problema: in caso di acquisto di una nuova casa, la soluzione più semplice è quella di scegliere il piano terra.

Se non si abita a pianterreno?

Qualora l’abitazione presenti degli scalini è il caso di considerare l’opzione delle rampe mobili o per pochi gradini del sollevatore-disabili. Se le pendenze delle scale sono ostiche da superare, occorre pensare all’installazione di un impianto fisso servoscala o montascale. In tal caso, poiché è richiesto il sollevamento tramite pedana o con una seduta integrata, bisogna prima verificare di avere lo spazio necessario per far funzionare l’impianto in salita e in discesa.

Altre soluzioni per eliminare le barriere

Una prima soluzione per favorire lo spostamento da una stanza all’altra sono le porte scorrevoli a scomparsa, che permettono il passaggio della carrozzina senza problemi. Anche le maniglie non devono essere posizionate troppo in alto: tra gli 80 e 100 cm.

Nei bagni andranno posizionati maniglioni, sanitari con bordi arrotondati, doccia aperta a filo che permetta l’ingresso di una carrozzina o di apposita sedia in plastica e lavandini ad altezza di 80 cm da terra.
In cucina gli elettrodomestici dovranno essere posizionati ad altezza raggiungibile e occorre sempre tenere conto dello spazio di manovra di una carrozzina, che ha una rotazione di 150x150 cm. Comodi sono i mobiletti dotati di ruote e i piani di lavoro ad altezza regolabile.

In camera, lo spazio accanto al letto non deve essere inferiore a 150 cm e l’altezza del letto compresa tra i 40 e 50 cm per facilitare il passaggio dalla carrozzina al materasso, anche in autonomia.

Agevolazioni fiscali?

Ad oggi in Italia non sono previste agevolazioni fiscali per chi acquista la prima casa in condizione di disabilità. Mentre se si fanno interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, come la creazione di rampe, l’adattamento degli ascensori o l’eliminazione di gradini sono previste le detrazioni Irpef per le ristrutturazioni. Inoltre per l’acquisto di mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento dei disabili l’iva è al 4%.

Le case dovrebbero essere progettate in maniera da non avere ostacoli architettonici; in caso di ristrutturazioni e adeguamenti in tal senso è bene farsi guidare da un professionista esperto.

Una casa senza barriere: da dove cominciare?