Smart Home, il futuro della casa intelligente è già presente

La “Smart Home” non è più un affare di nicchia. La “casa intelligente” sta diventando una prassi sempre più diffusa tra gli italiani. Il 41% dei nostri connazionali, infatti, dichiara di aver in casa almeno un oggetto connesso: al primo posto ci sono i dispositivi di sicurezza, come sensori per porte e finestre, mentre il 25% usa un elettrodomestico connesso a Internet. I dati sono stati diffusi a inizio anno dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.

La domotica, settore che si occupa di queste novità tecnologiche nelle abitazioni come pure negli ambienti di lavoro, in strutture sanitarie e ricettive –, è una parola che deriva dal greco e si può tradurre come casa informatica o tecnologica, in inglese Smart Home. Si tratta di un insieme di tecnologie che, applicate alla casa, possono migliorare sensibilmente la qualità della vita di chi vi dimora, grazie ai preziosi vantaggi offerti dall’automazione.
Il concetto di casa intelligente si applica a diversi e numerosi aspetti del vivere domestico: il riscaldamento e la climatizzazione degli ambienti, l’illuminazione, gli impianti di sicurezza e antifurto, l’accensione e lo spegnimento degli elettrodomestici, l’uso di tendaggi automatizzati, l’apertura e chiusura di porte, portoni, tapparelle e saracinesche, l’irrigazione del giardino.
 

Smart Home: mercato in crescita

Nello scorso anno il mercato della Smart Home ha avuto una crescita importante, circa il 52% in più rispetto al 2017, con un valore complessivo di oltre 380 milioni di euro. Un incremento con ogni probabilità collegato all’arrivo nel Belpaese degli Smart Home Speaker Google Home e Amazon Echo, che hanno dato una forte spinta alla casa connessa e agli oggetti ed elettrodomestici smart compatibili con i due assistenti vocali, in primis per la gestione di riscaldamento, illuminazione e impianti di sicurezza.

Insomma, la casa intelligente non è più il futuro, bensì il presente. Dato che circa la metà degli italiani ha già in casa un dispositivo smart e sa cosa vuol dire “casa connessa”, quindi avere un elettrodomestico collegabile a internet via wifi e gestibile tramite smartphone.
Una casa connessa cosa offre? Maggiore personalizzazione del servizio, più confort, migliore gestione dei dispositivi connessi, più controllo e autonomia e, non da ultimo, risparmio energetico.
 

Intelligenza artificiale e Smart Speaker

La diffusione degli Smart Home Speaker, con la possibilità di usare comandi vocali per accendere e spegnere oggetti ed elettrodomestici, ha modificato alcune abitudini dei consumatori, sempre più disposti ad acquistare in autonomia i loro dispositivi smart, online o presso i negozi, e a richiedere poi, se necessario, l’intervento di un professionista per l’installazione.

Il mercato attuale si divide tra chi è già pronto ad acquistare oggetti smart ed è incuriosito dai vantaggi e dalle possibilità di risparmio energetico, di tempo ed energie che tali dispositivi innovativi possono offrire e chi è spaventato dalla complessità e non ne comprende ancora la piena e concreta utilità.

Viste le premesse, l’intelligenza artificiale sarà in futuro sempre più presente nella nostra quotidianità e sempre più al servizio della Smart Home; le potenzialità che si potranno sfruttare maggiormente, per citare alcuni esempi, sono:
  • disponibilità di oggetti sempre più “intelligenti”, utili e funzionali per semplificare la nostra vita in casa.
  • Gestione di oggetti ed elettrodomestici, con possibilità di programmazione delle funzioni e comandi a distanza, tramite l’uso della nostra voce.
  • Una “governante tutto fare” o aiuto domestico che consentirà di risparmiare fatica e di vivere meglio.
Voi cosa ne pensate? Avete almeno un elettrodomestico smart in casa?

Smart Home, il futuro della casa intelligente è già presente