Si può affittare la prima casa?

Si sa, la fiscalità italiana è spesso una croce per chi acquista un bene nonostante siano previste diverse agevolazioni per favorire il mercato immobiliare. Purtroppo la legislazione è complessa e spesso ci vengono rivolte (come impresa edilizia) molte domande su come risparmiare o se siano applicabili delle agevolazioni.
Tra i dubbi più diffusi, ce n’è uno in particolare che riguarda la prima casa. 

Si può affittare la prima casa?

Capita infatti che una casa non venga acquistata per abitarci dentro. Può essere il caso di un genitore che acquista un appartamento per il figlio, o di qualcuno che desideri comprare per affittare.
Prima di vedere e di rispondere nello specifico alla domanda è importante capire cosa sia il bonus prima casa, a chi è applicabile e come decade il diritto.

Il bonus prima casa
Come abbiamo già visto in precedenti articoli, il bonus prima casa è un’agevolazione fiscale dedicata a chi compra per la prima volta un’immobile non di lusso (quindi non deve rientrare nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 o uso ufficio A/10) da destinare ad abitazione civile.
Il risparmio è notevole, perché per le vendite tra privati si paga un’imposta di registro al 2% invece che al 9% e imposte ipotecarie e catastali ridotte a 50€, mentre nel caso di una vendita da costruttore l’Iva è al 4% invece che al 10%, con il vantaggio aggiuntivo di imposte fisse di 200€.
Insomma, il bonus prima casa consente il risparmio di diverse migliaia di euro.

L’agevolazione, tuttavia, non spetta a tutti: può essere richiesta solo da persone fisiche, non necessariamente coniugi in caso di cointestazione del bene, e solo per case di abitazione o immobili in costruzione. Ovviamente nell’atto di acquisto l’acquirente deve dichiarare:
•    di non essere titolare (esclusivo o in comunione con il coniuge) dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di qualsiasi altra casa nello stesso Comune
•    di non avere su tutto il territorio nazionale un altro immobile già acquistato con il bonus prima casa (o, nel caso ce l’abbia, si impegna a venderlo entro 12 mesi) 
•    di trasferire entro 18 mesi la propria residenza nel Comune dove si trova l’immobile.

Per finire, chi acquista un immobile come prima casa (e quindi con l’agevolazione fiscale) non può rivendere la casa prima di cinque anni.
Uscire dal diritto di agevolazione può costare caro: al decadere delle condizioni, infatti, il proprietario deve pagare al fisco le tasse risparmiate al momento del rogito, aggravate di sanzioni e interessi.
Un quadro complesso e con risvolti economici importanti, che può generare molti dubbi (e paure) in chi acquista.
Ma, alla fine, si può affittare la prima casa? Se si acquista un immobile col bonus è obbligatorio abitarci o si può affittare e andare a vivere altrove? E nel caso, si decade dall’agevolazione?
Per fortuna la legge non è così restrittiva: è la stessa Agenzia delle Entrate a confermare l’ipotesi.

La legge richiede che la residenza venga trasferita all’interno dello stesso comune dove si trova l’immobile, ma non è necessario che la residenza sia all’indirizzo dell’appartamento acquistato col bonus. Inoltre, la locazione (quindi l’affitto) della casa acquistata con l’agevolazione non comporta la decadenza dei diritti, dal momento che l’immobile rimane di proprietà.
Quindi, per rispondere in breve alla domanda, è possibile acquistare un immobile con il bonus prima casa e affittarlo senza per forza doverci vivere dentro. Attenzione però a dove andrete ad abitare: per rispettare i vincoli è necessario vivere in affitto o in comodato nello stesso Comune o vivere in una casa di proprietà situata in un comune diverso rispetto a quello dove si trova l’immobile agevolato. 

Si può affittare la prima casa?