Manutenzione ordinaria, cosa si può fare senza permessi

Avete voglia di piccoli cambiamenti o sentite la necessità di fare alcuni lavoretti di sistemazione o ordinaria manutenzione in casa?
Premesso che le prime opere si fanno dentro la propria dimora, è bene sapere quali interventi sono consentiti senza permessi e quali invece richiedono autorizzazioni particolari.
In generale, potete stare tranquilli perché nel caso di manutenzione ordinaria la legge non prevede alcun tipo di permesso né l’obbligo di fare una comunicazione di inizio lavori.

Niente permessi per installare tende sui terrazzi, pergotende, pannelli solari, controsoffitti, zanzariere, piccole serre, gazebo e pergolati non fissi e altre opere di ordinaria manutenzione edilizia e altri lavori di tipo impiantistico.
Per essere più precisi, il decreto delle Infrastrutture del 2 marzo 2018, contenente un elenco dettagliato dei primi 58 lavori liberalizzati e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile dello scorso anno, ha recepito il “Glossario unico” degli interventi che non richiedono alcun titolo abilitativo.
 

Esempi di manutenzione ordinaria

Per fare ancora qualche esempio specifico, il cambio degli infissi, il rifacimento di un impianto elettrico, la sostituzione del pavimento, la ritinteggiatura delle pareti, il cambio di porte o cancelli, la creazione o riparazione di stufe o caminetti, l’aggiunta o sistemazione di ringhiere, il rinnovamento e la messa a norma di servoscale e ascensori (purché non si incida sulla struttura portante), l’installazione di zanzariere, grate o inferriate alle finestre… Sono tutte opere di manutenzione ordinaria che non necessitano di permessi né comunicazione di inizio lavori.

Si tratta in pratica di interventi di sistemazione, riparazione, rinnovamento o sostituzione delle finiture degli edifici o di parti interne, che il proprietario di casa può effettuare senza dover chiedere particolari autorizzazioni (diverso è il discorso dell’inquilino che è tenuto a domandare al proprietario il permesso di cambiare o modificare qualcosa nell’immobile dove è in affitto).

La manutenzione ordinaria fa parte di quelle attività definite di “edilizia libera”, come indicato nell’art. 6 del Testo Unico, per cui non è soggetta alla richiesta di titoli abilitativi al Comune in cui l’immobile si trova, tranne nel caso di interventi sulla facciata. In quest’ultimo caso sarà opportuno verificare che non ci siano dei vincoli di tipo paesaggistico-ambientale o un Piano del Colore. A quel punto sarà obbligatorio presentare relativa comunicazione allo Sportello Unico dell’Edilizia presso il Comune.
 

Manutenzione straordinaria

A volte, in assoluta buona fede, certi dettagli potrebbero sfuggire, per cui è bene non dare nulla per scontato, perché si potrebbe incorrere in un’opera di manutenzione straordinaria senza saperlo.  
Se si decide di creare una nuova porta o di convertire una finestra in portafinestra per guadagnare l’accesso diretto al giardino, allora la manutenzione diviene straordinaria ed è necessario fare la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività).

Un altro esempio di “straordinarietà” è la ristrutturazione del bagno, dove è sufficiente presentare al Comune una richiesta di inizio lavori (CIL). Il vincolo da rispettare è quello di non modificare i volumi, altrimenti sarà necessario richiedere la SCIA. Stesso discorso vale per la creazione di un soppalco con aumento dei volumi.
Tornando al nostro bagno, se invece si intendono solo cambiare i sanitari o sostituire una tubatura che perde, allora l’intervento rientra nella manutenzione ordinaria e si può procedere tranquillamente senza permessi.
 

Nel dubbio, meglio chiedere

Se si fanno i lavori senza presentare la SCIA quando invece è necessaria per legge, non si commette un reato, ma sono previste delle sanzioni amministrative, che possono andare da 516 euro a oltre 10mila euro, con la richiesta di ripristino della situazione antecedente, quindi obbligo dello smantellamento delle opere edilizie già realizzate e un’ulteriore perdita di denaro.

Nel dubbio, per stare più sereni, basterà rivolgersi a un professionista del settore, competente e aggiornato, che sappia informavi su tutto e svolgere tutti i lavori, comprese le pratiche necessarie in caso di manutenzione straordinaria, nel pieno rispetto delle norme vigenti. 

Manutenzione ordinaria, cosa si può fare senza permessi