Carli Costruzioni
Il perfezionismo in casa: più ordine uguale meno calore
Una casa perfetta può essere meno accogliente e calorosa? Quante donne, e anche uomini, hanno la “fissa” delle pulizie e dell’ordine?
Per gli psicologi il cosiddetto “perfezionismo domestico” ha un significato preciso: deriva da un’ansia interiore della persona, che deve avere tutto sotto controllo, per cui anche la casa deve essere super pulita e ordinata, senza mai nulla fuori posto.
Un eccesso di ordine, però, rende la casa più fredda, asettica e, paradossalmente, meno accogliente e vivibile: in altre parole, una “casa finta”.
Cosa comunica un eccesso di ordine in casa?
Una casa eccessivamente pulita trasmette, secondo gli esperti, un’immagine inospitale, noiosa e poco creativa. Dà l’idea che chi la abita non sia capace di lasciarsi andare, di vivere serenamente le proprie emozioni e di accogliere l’imprevisto e il cambiamento con leggerezza. Sotto sotto, c’è la paura inconscia di vivere disordini interiori, di trovarsi impreparati di fronte a qualunque cosa.
Una casa troppo ordinata fa perdere il contatto con la propria dimensione interiore, riduce il numero di visite a casa e l’equazione che ne deriva è: meno ospiti uguale meno relazioni umane.
Le persone che vogliono sempre avere tutte le stanze ben pulite e sistemate raramente gradiscono visite inaspettate e sorprese dell’ultimo minuto. Farsi trovare con uno strofinaccio o un tappeto fuori posto o una tenda non tirata, per loro, sarebbe imperdonabile! Con queste persone è sempre bene muoversi con attenzione: fare un colpo di telefono prima di una visita è sempre consigliato, affinché l’ospite sia accolto con serenità e si creino tensioni inutili.
Un po’ di sano disordine fa bene allo spirito!
Non che una casa debba essere trascurata e impolverata, ma un alone sul pavimento o un plaid abbandonato sul divano la renderanno senz’altro più “umana” e accogliente. Avere stanze non perfette, non maniacalmente linde, è indice di una maggiore “morbidezza” nei rapporti, della capacità di accogliere, stupirsi, gioire e sorridere a un amico o a un vicino che, a sorpresa, suona il campanello per un saluto.
Un pavimento senza aloni e uno specchio senza macchie sono sì belli, ma privi di calore. La vera perfezione è trovare dei modi più rigeneranti e creativi per scaricare la propria energia vitale e valorizzare gli spazi di casa, rendendoli più vivibile da chi li abita e li visita, dando spazio alle proprie passioni, ai propri hobby anziché all’ordine ossessivo. Disporre le cose come ci piace, e non come devono essere secondo un freddo ordine geometrico, è il primo passo per liberarsi delle piccole manie di precisione ed esprimere la nostra vera essenza.
Voi che tipi siete: maniacalmente ordinati o liberamente disordinati?