Il futuro della domotica. Come vivremo nei prossimi anni?

La domotica è sempre più presente nelle nostre vite.

Basti pensare al termostato digitale connesso a internet, che ci permette di programmare l’accensione del riscaldamento o regolare la temperatura quando siamo fuori casa, o a un sistema di video-sorveglianza, che ci permette di controllare gli interni quando siamo in vacanza, o ancora alle tapparelle elettriche programmabili, che si abbassano e si alzano a orari prestabiliti.

Potremmo continuare a lungo, perché le applicazioni ormai sono davvero tantissime.

“Applicazioni” poi, è il termine più corretto: domotica infatti viene dall’unione del latino domus (casa) e del suffisso greco ticos, che indica appunto le discipline di applicazione.

E allora la domotica è la disciplina delle applicazioni per la casa.

Ai giorni nostri, la domotica prevede un alto grado di automazione e di coordinazione di tutti i sistemi e i dispositivi elettronici presenti nelle nostre case, ma l’obiettivo rimane lo stesso dalla metà del XX secolo (eh sì, la domotica è un’arzilla settantenne!):

· Migliorare la qualità della vita;
· Aumentare la sicurezza;
· Semplificare la progettazione, l'installazione, la manutenzione e l'utilizzo della tecnologia;
· Ridurre i costi di gestione;
· Convertire i vecchi ambienti e i vecchi impianti.


Oggi è impossibile scindere il binomio domotica – casa intelligente. Dunque la casa domotica è un luogo tecnologicamente avanzato. La casa del futuro è intelligente.

Ma è solo un vezzo? Poter accendere le luci dallo smartphone o regolare il riscaldamento è solo una questione di comodità (o addirittura, come suggerisce qualcuno, di pigrizia) o è qualcosa di più?

La domotica ci permette di gestire la casa da remoto, comodamente seduti sul divano o addirittura dall’esterno, in maniera molto semplice e intuitiva.

Ma il vero potere della domotica è molto più grande.

Smettiamo per un attimo di pensare a noi e alla nostra comodità.

Pensiamo ai nostri figli e al mondo che gli stiamo lasciando. Quest’estate in Sicilia sono stati toccati i 49 gradi. Nel circolo polare artico le temperature erano sopra lo zero, e ha piovuto per la prima volta.

La responsabilità è nostra e del consumo di combustibili fossili, che immettono nell’atmosfera milioni di tonnellate di gas serra, e l’80% è dovuto ai consumi energetici.

La domotica è un piccolo passo verso un futuro migliore, con minori emissioni e un cielo più blu per i nostri bambini: se tutte le case al mondo fossero domotiche il nostro impatto sul pianeta sarebbe molto più contenuto.

Se guardiamo alle tapparelle automatiche come a un modo per tenere il calore all’interno della casa, allora il riscaldamento può essere utilizzato di meno. I pannelli solari contribuiscono a generare energia pulita che – se non utilizzata – viene reimmessa nella rete.

L’accensione temporizzata delle luci, la regolazione della temperatura, la gestione ottimale dell’impianto di condizionamento e dei consumi elettrici assumono tutto un altro significato: comfort e comodità per noi, certo, ma anche aria più pulita, consumi minori, maggiore risparmio economico ed energetico e lo sviluppo di una coscienza ecologica indispensabile per il futuro di tutti.
 

Il futuro della domotica. Come vivremo nei prossimi anni?