I 7 trend nell’architettura di domani

Si fa presto a dire casa. Ma se c’è qualcosa che differenzia luoghi, culture, tempi e modi di abitare lo spazio, è proprio l’architettura.

Si costruisce differentemente a seconda del paese, del clima, della socialità; in scandinavia e nei paesi del Nord si presta molta attenzione al comfort e alla qualità di vita all’interno delle abitazioni perché la vita sociale e lavorativa - per motivi climatici - si svolge principalmente indoor.

Per lo stesso principio, ma per motivi diversi, nei paesi mediterranei le case trovano forme e sviluppi diversi: pensiamo alle case tradizionali del sud Italia, in Grecia o in Andalusia, dove le temperature pomeridiane durante la bella stagione hanno portato a case scure, fresche, con finestre piccole e spesso costruite attorno a un cavedio ombroso.

Con la pandemia sono cambiate molte cose, tra cui il modo in cui si vivono gli spazi durante il lavoro, la socialità e il tempo libero. Due quarantene ci hanno mostrato il valore dello spazio, di avere dei luoghi di decompressione all’interno delle abitazioni, di spazi dove poter staccare e spezzare la routine.

Tutto questo delinea la direzione dell’architettura di domani: una rivoluzione nell’attenzione prestata agli spazi comuni e privati, che possiamo condensare in 7 trend che i professionisti dell’architettura e della progettazione non possono ignorare.
 

Il ritorno del focolare (in chiave moderna)

Non è una novità: il focolare è a memoria d’uomo il centro della casa. Un concetto che negli ultimi decenni è stato quasi “dimenticato”: il cucinino era diventato un luogo dove preparare e consumare velocemente i pasti. Oggi, il trend è invertito: stiamo tornando al piacere della cucina come spazio ampio, vivibile, di socialità e convivialità intima. Uno spazio dinamico, multi-funzionale, perfetto per ri-unire la famiglia e gli affetti.
 

Spazi di “disconnessione”

Bombardati come siamo dalla tecnologia, emerge sempre di più l’esigenza di spazi neutri, dove potersi staccare dal rumore mediatico e rilassarsi. Luoghi di ritiro che prendono forma a seconda dell’individualità della persona e dove dedicarsi alle proprie passioni senza interruzioni esterne: potrebbe essere una stanza dedicata all’home-cinema, una palestrina, uno studio di registrazione o una nicchia di lettura. In qualsiasi caso, la presenza di uno spazio privato sarà sempre più frequente nelle case di nuova progettazione.
 

Stanze flessibili

Le esigenze cambiano. Pensate a quanti hanno dovuto trovare - o forse sarebbe meglio dire “improvvisare” - uno spazio di lavoro in casa. Il concetto di flexible room serve proprio a questo: stanze polifunzionali, da allestire e cambiare a seconda delle esigenze, pronte ad adattarsi alle nuove necessità.
 

Qualità nelle finiture

Non è solo una questione di durabilità: il bello fa bene alla vista e all’anima. Uno dei punti focali del comfort abitativo sta proprio nella qualità delle finiture. Un esempio su tutti: le porte scorrevoli. Quanti di voi si sono mai soffermati sulle caratteristiche che dovrebbe avere una porta scorrevole? Deve essere silenziosa, per non disturbare. Essere solida, ma leggera e agevole da spostare senza che si inceppi sul binario ogni poco. Deve arredare, ma anche essere discreta, dal momento che la sua funzione principale è risparmiare spazio. Ecco, la qualità fa la differenza. Alla vista e all’utilizzo.
 

Sostenibilità

Maggior tempo passato in casa, maggiore necessità di comfort, maggiori consumi, maggiori emissioni dannose per l’ambiente. Ma l’equazione dev’essere sempre così sfavorevole? Assolutamente no: l’utilizzo delle nuove tecnologie di cogenerazione e di elettrodomestici a basso consumo può fornire il comfort che cerchiamo senza pesare sulle economie e sull’ambiente. Una casa con attestato energetico A+, come quelle che costruiamo, presentano consumi molto bassi a fronte di un elevatissimo comfort abitativo: è il trend del futuro, inutile (e poco sensato) ignorarlo.
 

Abbattimento delle barriere tra indoor e outdoor

Durante la pandemia, chi disponeva di un terrazzo o un giardino si è reso conto di quanto fosse fortunato. Gli spazi verranno ripensati anche per offrire una transizione dall’esterno e l’interno più facile, senza dimenticare la sicurezza. Grandi elementi finestrati permettono l’ingresso di più luce, aprono gli spazi, arredano e connettono il dentro e il fuori, rendendo l’abitare più leggero anche (e soprattutto) quando non si può uscire di casa.


Spazi di riordino

Più spazio o più ordine? Decisamente la seconda. Perché lo spazio, da solo, non è sufficiente a dare un senso a tutti gli oggetti che accumuliamo durante la vita. Il decluttering è di certo una filosofia da perserguire, ma non illudiamoci: le nostre case saranno sempre piene di oggetti, soprattutto quando ci sono dei bambini di mezzo. Ecco che disporre di spazi adeguati per il riordino ci permette di organizzare meglio gli spazi e vivere meglio.
 

I 7 trend nell’architettura di domani