Carli Costruzioni
Caratteristiche e vantaggi di una casa antisismica
Le costruzioni e le ristrutturazioni antisismiche sono quegli interventi costruttivi fatti per mettere in sicurezza le abitazioni dal massimo rischio sismico presente in zona. Per capire com’è fatta una casa antisismica, è importante tenere conto delle caratteristiche geomorfologiche del territorio, dei materiali e dei sistemi di costruzione scelti.
Norme tecniche per le costruzioni
Se gli episodi sismici degli ultimi anni in Italia ti hanno fatto riflettere sulla sicurezza della tua casa, e ti sei domandato fino a che punto tu e la tua famiglia siate al sicuro, il primo dato che puoi valutare è l’anno di costruzione della vostra abitazione: se, rispetto ad oggi, la costruzione o la ristrutturazione hanno più di dieci anni, potrebbero non essere così sicure dato che vi sono delle nuove norme approvate nel 2008 e aggiornate nel 2019.
Il terremoto spaventa perché è un evento geologico eccezionale, imprevedibile (il più delle volte) e che, a seconda della gravità, ha un impatto drammatico sulla vita e l’economia delle famiglie e di interi territori. Purtroppo, il nostro Paese presenta molti esempi di luoghi cambiati per sempre da un evento avvenuto dove le costruzioni non erano preparate ad assorbire l’impatto sismico.
La casa antisismica
Per dirla in parole povere, una casa antisismica ha il vantaggio di rimanere in piedi e di essere costruita pensando alla salvaguardia della vita dei suoi abitanti: in caso di terremoto e di più scosse successive, non crolla, e i danneggiamenti anche gravi che può arrivare a subire sono limitati e facilmente riparabili; è una costruzione che garantisce la sicurezza, l’abitabilità e il mantenimento delle sue caratteristiche antisismiche anche dopo il terremoto.
I materiali e le tecniche costruttive
La casa antisismica viene costruita utilizzando il calcestruzzo armato, la muratura armata, il legno o la carpenteria metallica.
I primi due richiedono tempi e tecniche costruttive più lunghe perché più complesse, ma sono resistenti all’usura degli elementi atmosferici anche in caso di danneggiamento; legno e carpenteria metallica sono più facili ed economici da assemblare, ma espongono la casa danneggiata dal terremoto al rischio di grosse sostituzioni in fase di restauro. Soprattutto in Giappone, paese ad altissimo rischio sismico, si studiano tecniche per rendere questi quattro elementi combinabili tra loro, per ottenere le migliori prestazioni sia in fatto di elasticità che di durevolezza dei materiali.
I primi due richiedono tempi e tecniche costruttive più lunghe perché più complesse, ma sono resistenti all’usura degli elementi atmosferici anche in caso di danneggiamento; legno e carpenteria metallica sono più facili ed economici da assemblare, ma espongono la casa danneggiata dal terremoto al rischio di grosse sostituzioni in fase di restauro. Soprattutto in Giappone, paese ad altissimo rischio sismico, si studiano tecniche per rendere questi quattro elementi combinabili tra loro, per ottenere le migliori prestazioni sia in fatto di elasticità che di durevolezza dei materiali.
Le tecniche costruttive più utilizzate sono i sistemi a telaio e i sistemi a muratura portante, che tengono conto di questi aspetti principali: fondazioni posate su terreni adeguati; studio di muri, travi e pilastri, cioè degli elementi verticali che costituiranno poi i telai e le pareti; infine il tetto e i solai, che devono essere il più possibile leggeri in quanto elementi orizzontali.
Sismabonus per le ristrutturazioni
Oltre alla casa antisismica di nuova costruzione, è possibile anche ristrutturare la propria casa secondo i moderni criteri di sicurezza, recuperando una o due classi di rischio sismico e mettendo al riparo anche una casa non più nuova. Questi interventi sono rientrati a pieno titolo nel cosiddetto Sismabonus contenuto nell’Ecobonus, che prevede una detrazione d’imposta fino all’85% (per spese sostenute dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2021) per interventi su edifici preesistenti.
